“Durante la sua carriera, il Maresciallo ha dimostrato una straordinaria competenza e professionalità nel gestire le responsabilità del suo incarico come Delegato COBAR della Rappresentanza Militare. Ha svolto un ruolo fondamentale nel garantire l’efficacia della rappresentanza dei militari presso il COBAR, rappresentando con orgoglio i valori e gli interessi dei colleghi”.

Il Sindacato Italiano Militare Carabinieri ricorda così il Luogotenente Giovanni Longo (1967 – 2023), che prestava servizio presso il Comando Provinciale di Cosenza, strappato via ai suoi cari da un male incurabile. “Il suo impegno straordinario e la sua dedizione al dovere sono stati un punto di riferimento per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare con lui”, scrive ancora il SIM, a sottolineare il forte senso di appartenenza all’Arma del compianto Sottoufficiale.    

Negli ambienti arbitrali la famiglia Longo è molto conosciuta per i fratelli di Giovanni, Franco e Salvatore, Presidente del Comitato Regionale Calabria e VMO di Serie A, nonché per i nipoti Federico e Moreno, assistente di Serie A e arbitro internazionale di beach soccer. Si lasci pertanto immaginare la presenza dei tanti associati AIA ai suoi funerali del 28 giugno, nell’immensa folla di amici, conoscenti e colleghi di lavoro, con tanto di Picchetto d’onore dei carabinieri all’uscita del feretro dalla chiesa.

Sono invece in pochi a sapere che Giovanni è stato arbitro negli anni Ottanta, alle dipendenze della Sezione AIA di Paola. Una breve esperienza la sua, perché impegni di lavoro non gli consentirono di seguire la vocazione di famiglia, ma quanto basta per ricordarlo come ‘ex’.

Torniamo al ‘Giovanni carabiniere’ e rispolveriamo un articolo del ‘Columbus Day’, pubblicato sul Quotidiano della Calabria 10 anni orsono; era la terza volta consecutiva che il maresciallo Longo veniva confermato Capo Delegazione alla chermes del Columbus Day di New York:

Carabinieri al “Columbus Day”

La delegazione è stata guidata dal maresciallo Giovanni Longo, paolano doc

PAOLA – Il 14 ottobre scorso (2013 nda) le strade di New York si sono popolate di italoamericani desiderosi di celebrare il viaggio che i loro antenati, pieni di sogni e speranze, fecero per lasciare l’Italia e cominciare una nuova vita in quella terra sconosciuta. La data effettiva dello sbarco nelle Americhe di Cristoforo Colombo è quella del 12 ottobre 1492, ma la festa ufficiale negli Stati Uniti è fissata attualmente per il secondo lunedì di ottobre.

Dal 1929, la “Columbus Day Parade” è organizzata annualmente dalla “Columbus Citizen’s Foundation”, ritenendo che la parata “celebri lo spirito di esplorazione e di coraggio che ispirò la spedizione di Cristoforo Colombo nel 1492 e gli importanti contributi che gli italoamericani hanno dato agli Stati Uniti”.

La parata per antonomasia, è stata organizzata il 14 ottobre scorso sulla “Fifth Avenue” di New York, partita alle 11,30 dalla “44th Street”, è proseguita verso nord fino alla “72nd Street”, concludendosi verso le 15. Ogni anno più di 35 mila persone partecipano alla manifestazione, che è ritenuta una delle più grandi celebrazioni della cultura italoamericana del mondo.

La Fifth Avenue di New York è stata avvolta nel tricolore. Un milione di persone hanno applaudito il passaggio delle 35 mila persone in sfilata per la 69esima edizione della Columbus Day Parade. Tra loro anche la piccola, ma significativa delegazione dei Carabinieri, capeggiata dal maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza Giovanni Longo, paolano doc.

La parata ha preso il via a 44th Street per fare la prima tappa del percorso fino a 72nd Street di fronte al sagrato della cattedrale di San Patrizio dove ad attendere le autorità c’era il cardinale Timothy Dolan, al quale il maresciallo Giovanni Longo ha portato i saluti dell’Arma dei Carabinieri e del popolo Italiano. Dolan, durante la messa solenne del mattino dedicata agli italiani e italoamericani ha detto: “Ringraziamo Colombo per il regalo della cultura italiana e degli italiani, gente di grande fede”.

E’ la terza volta consecutiva che il maresciallo Longo è stato confermato capo delegazione in un così importante contesto, quale la chermes del Columbus Day di New York. Per il carabiniere, che ha rappresentato al meglio la Benemerita Arma e il Comando provinciale dei Carabinieri di Cosenza, è sinonimo di alto spessore professionale.  

Il giorno precedente alla cerimonia della Fifth Avenue i militari avevano posto una corona di fiori davanti al busto di Cristoforo Colombo nei Comuni di Belleville e di Nutley.

Durante la permanenza negli Usa sempre la delegazione dei carabinieri si è altresì recata, in segno di solidarietà con il popolo americano, a World Trade Center New York City, zona delle torri gemelle, ove alla presenza delle autorità hanno osservato un minuto di silenzio e di preghiera per la tragedia dell’11 settembre 2001. (Paolo Vilardi)

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