La lezione tecnica del 6 febbraio della Sezione AIA di Paola è stata sviluppata sulla video analisi di spezzoni di gare dirette dagli arbitri dell’Organo Tecnico Sezionale. Una modalità che consente ai diretti interessati di rivedersi, traendo spunti di miglioramento per loro stessi e per gli altri fischietti giovani, che hanno la possibilità di analizzare situazioni di gioco dei propri campionati, immedesimandosi nei colleghi paritari nell’esperienza. Una didattica risultata molto incentivante e che ha mantenuto alta la soglia di attenzione.

La match analysis è stata coordinata dal Presidente sezionale Marco Maiorano, che in apertura si è focalizzato sulle posizioni da assumere in campo nelle riprese di gioco. Allo scopo ha richiamato il portfolio realizzato di recente dalla Sezione paolana, a cui fanno riferimento anche le altre 10 realtà arbitrali calabresi. La lezione è proseguita rimanendo nello stesso ambito, ma con l’approfondimento delle fasi dinamiche. E così che in base ai filmati visionati sono state proposte le modalità di spostamento più efficaci, facendo notare le varie positività dei ragazzi arbitri in video, al contempo indicando le aree di miglioramento e lo sprone a prestare più attenzione allo sviluppo delle azioni; ad esempio ‘anticipare’ una ripartenza improvvisa per non farsi trovare lontano dal fulcro del gioco. Dritte, consigli e incoraggiamento per prevenire questa criticità, sempre nella piena consapevolezza che agli arbitri della linea verde serve altra esperienza per affinare l’intuito tattico, che acquisiranno di gara in gara.

Richiamati inoltre alcuni aspetti della sfera comportamentale: l’atteggiamento e gli eventuali provvedimenti disciplinari da assumere nei confronti dei calciatori ‘rei’ di gesti antisportivi. Le puntualizzazioni sono state su trattenute e su come comportarsi con chi ritarda le riprese di gioco degli avversari, facendo la dovuta attenzione alla prevenzione.

Infine un focus sui contatti in area di rigore, raccomandando prontezza nelle decisioni e chiarezza nella gestualità, sia nell’indicazione del dischetto dagli 11 metri sia nel gesto del ‘play on’, mettendo al bando il cenno di rialzarsi.

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