La differenza tra DOGSO e SPA, a volte molto sottile, è stata l’argomentazione trattata nella riunione tecnica del 22 gennaio della Sezione AIA di Paola. Il relatore è stato Pino Mandaradoni, Componente del Modulo ‘Talent & Mentor’ del Settore Tecnico dell’AIA, giunto nella sede di Viale Mannarino accompagnato dal Componente Regionale Ferdinando Cantafio. Ospiti accolti e presentati alla giovane platea, come di consueto, dal Presidente sezionale Marco Maiorano.

A supporto dell’attività didattica Mandaradoni ha posto in visione dieci filmati, ognuno con un episodio tecnico di DOGSO o SPA, su cui gli attenti arbitri paolani hanno espresso la loro valutazione per alzata di mano e successivamente, a turno, venivano chiamati a fornire le loro motivazioni sulla decisione. I ragazzi hanno così avuto modo di interagire e di partecipare con molto interesse, manifestando una rilevante preparazione tecnica, per cui il relatore si congratulerà a fine riunione.

Il DOGSO è l’acronimo in inglese del fallo che nega un’evidente opportunità di segnare una rete, la SPA è invece l’infrazione che interrompe un attacco promettente. Differenze sostanziali ma in alcuni casi la punibilità disciplinare è la stessa. Dato per scontato il fallo i ragazzi si dovevano appunto esprimere sull’utilizzo o meno del cartellino, giallo o rosso a seconda della clip. Gli stessi hanno intanto dimostrato di conoscere i quattro criteri che identificano il DOGSO, la distanza dalla porta, la direzione generale dell’attacco, il numero e la posizione dei difendenti e la possibilità di mantenere o conquistare il possesso del pallone. Soprattutto sono stati in grado di riconoscerli anche nelle situazioni di non facile valutazione, regolandosi di conseguenza quando chiamati a esprimersi.

Altra lezione molto formativa, interessante come al solito e allietata dal convivio serale. E il vincolo associativo è ancora più forte.

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