Giovedì 19 ottobre 2017, data che segna una tappa molto importante del percorso storico della Sezione di Paola. E’ il giorno della toccante cerimonia in ricordo dell’ex Presidente Domenico Romeo, nonché Fondatore, nell’ormai lontano 1973, del presidio arbitrale paolano.
“I° Premio Domenico Romeo” è stato il titolo della manifestazione, proposta dai familiari del compianto, che si ripeterà nei prossimi anni. Trattasi di un riconoscimento che è stato assegnato all’associato che negli ultimi anni si è maggiormente distinto in ambito tecnico e associativo.

La location del Premio è stata l’auditorium del complesso polifunzionale di Paola “Sant’Agostino”. I relatori sono stati l’attuale Presidente di Sezione Marco Maiorano; il Presidente del Comitato Regionale Arbitri della Calabria, Franco Longo; il Sindaco di Paola, Roberto Perrotta; il figlio del commemorato, Francesco Romeo; il Componente del Comitato Nazionale Stefano Archinà. Ha moderato l’incontro Paolo Vilardi, Coordinatore nazionale della Rivista “L’Arbitro”.

MIMMO ROMEO, PRESIDENTE DI SEZIONE PER 12 ANNI

L’arbitro benemerito Domenico Romeo, Mimmo per gli amici (15 ottobre 1925 – 31 ottobre 2016) con i suoi 65 anni di tessera AIA è stato Presidente di Sezione dal 1982/’83 al 1993/’94, anni che hanno segnato la crescita esponenziale del presidio arbitrale paolano in ambito tecnico, in uno sfondo associativo mai trascurato, caratterizzato da rapporti con istituzioni e associazioni varie, nonché da tanto coinvolgimento delle famiglie degli associati nelle attività ludico – ricreative. Tra gli ultimi incarichi che aveva ricoperto, sempre in ambito arbitrale, figura quello di Componente della Commissione Disciplina regionale, dal 1994 al 1997. Sui campi aveva rivestito il ruolo di “guardalinee” in Serie C dal 1957 al 1964. Il “professore” Romeo, in qualità di maestro elementare, è stato un educatore integerrimo, una persona che ha indirizzato molti giovani verso l’arbitraggio, anche perché aveva percepito in pieno l’alta funzione educativa di questa disciplina.
Una persona amata che non poteva meritare cerimonia migliore, appunto il I° Premio “Domenico Romeo”, istituito per tenere sempre vivo il ricordo del Fondatore e per assegnare un riconoscimento all’arbitro che sulla scia dei suoi principi si è distinto nella vita associativa, “trasmettendo all’esterno i principi educativi su cui è fondata l’AIA”.

L’INTRODUZIONE ALL’EVENTO E IL VIDEO RICORDO

Il moderatore Paolo Vilardi ha aperto l’evento ricordando in breve la figura del Professore: «Un grande educatore, un’istituzione, un punto di riferimento, anche extra arbitrale. Ci ritroviamo qui a celebrare un grande evento, su proposta della famiglia Romeo, tra cui il figlio Francesco, ex arbitro, la cui idea è stata valutata e pienamente condivisa, con immensa gratitudine, dalla Sezione di Paola, appunto per le sue finalità e perché da onore a uno dei suoi Fondatori». E’ seguita la proiezione del video ricordo.

MARCO MAIORANO: «MOMENTO DI FORTE EMOZIONE E PURO ASSOCIAZIONISMO»

In apertura, ultimata la visione del filmato e con i relatori che si sono accomodati in cattedra, il Presidente di Sezione Marco Maiorano, dopo aver fatto gli onori di casa, ha detto che «questo Premio è un momento di forte emozione e, soprattutto, di associazionismo puro. E’ importante rimarcare, attraverso una figura così importante, il valore della riconoscenza verso chi, indistintamente, con spirito di abnegazione e sacrificio, ha contribuito e contribuisce nel tempo a rendere la nostra realtà così consolidata nel nostro territorio, sotto ogni punto di vista. Stiamo dando alle persone l’opportunità di conoscere la nostra intimità, tralasciando per una volta gli obiettivi sportivi per i quali lavoriamo quotidianamente. L’AIA è prima di tutto un’Associazione – ha concluso Maiorano – ed ha bisogno di momenti così importanti».

FRANCO LONGO: «IL PROFESSORE ROMEO HA FORMATO LA COSCIENZA DI TANTI RAGAZZI»

A ruota ha preso la parola il Presidente CRA, Franco Longo, uno degli associati paolani più tempo a stretto contatto con il commemorato: ««Appena entrato nell’AIA, a 18 anni, sono stato accolto dal Professore Romeo e dagli associati del tempo, tra cui gli altri fondatori della Sezione di Paola. Oltre che un valido dirigente arbitrale il Professore è stato un maestro di vita che aveva correttezza e rettitudine nel suo DNA, una persona che sempre prodiga di consigli ha formato la coscienza di tanti ragazzi. Dai suoi insegnamenti ho appreso molto, sia in qualità di arbitro sia sotto l’aspetto prettamente dirigenziale, in particolare nella gestione amministrativa della Sezione, per cui – ha concluso Longo – è stato un precursore di quella informatizzata attuale».

IL SINDACO ROBERTO PERROTTA: «SVOLSE UN’ALTA FUNZIONE EDUCATIVA»

Il Sindaco Roberto Perrotta, nel suo intervento, ha ricordato i tempi in cui il Professore insegnava e cosa rappresentasse la sua figura per tanti ragazzi di allora, in periodi certamente più difficili di quelli attuali. Ha quindi ricordato la sua «funzione educativa che svolse in città, integerrimo maestro elementare, sia nel suo lavoro sia in ambito arbitrale».
La cerimonia è stata patrocinata dal Comune di Paola.

FRANCESCO ROMEO: «MIO PADRE ACCOGLIEVA IN CASA GLI ARBITRI REDUCI DA GARE DIFFICILI»

Francesco Romeo, ideatore del Premio, ha iniziato l’intervento ricordando «di mio Padre la innata apertura mentale e la lungimiranza; 35 – 40 anni fa è stato capace di puntare sui giovani, cosciente delle loro potenzialità e della loro importanza, in uno scambio alla pari fra dinamismo ed entusiasmo da una parte ed esperienza e consapevolezza dall’altra. Il coinvolgimento delle famiglie e quindi dei piccoli figli nella vita sezionale è stato un altro valore aggiunto alla esperienza degli arbitri di Paola, se solo si pensa a quanti figli di arbitri hanno poi scelto, sin da giovani, di seguire le orme dei papà e in futuro anche delle mamme, di seguire le orme genitoriali».
Ha proseguito nel ricordare la disponibilità del padre «nell’accogliere, anche e spesso a casa, gli arbitri in difficoltà dopo gare difficili, incidenti e quant’altro di brutto possa capitare ad un arbitro di calcio. Con il suo grande carisma e il suo affetto sapeva rasserenare e rassicurare i giovani colleghi, senza mai commiserare, ma sempre rinforzando il carattere dell’uomo prima che dell’arbitro. Della sua onestà intellettuale è stato sempre fiero, l’ha trasmessa e insegnata a tutte le persone con le quali ha avuto a che fare, sia che fossero alunni, da insegnante, sia che fossero arbitri, da Presidente o da collega adulto».
Questa la sua conclusione: «Era una persona schiva, riservata, ma pronta a spendersi per gli altri. Come figlio mi avrebbe preso in giro se gli avessi detto che avrei proposto un Premio alla sua memoria, ma in cuor mio so che sarebbe stato molto orgoglioso di poter assistere ad una manifestazione così bella, così ben organizzata, sentita e partecipata da giovani colleghi che percorrono, con vera passione, la stessa strada».

STEFANO ARCHINA’: «RIFLETTIAMO PIU’ SPESSO SU CHI HA TRACCIATO LA NOSTRA STRADA»

Dopo aver portato i saluti del Presidente dell’AIA Marcello Nicchi, il Componente Nazionale Stefano Archinà, davanti alla famiglia Romeo, seduta in prima fila, ha rimarcato che «è fondamentale per un’Associazione come la nostra, ricordare una figura importante come l’arbitro benemerito Domenico Romeo, che non ho avuto il piacere di conoscere, ma solo dalla postura che noto nelle foto immagino quanto fosse una persona retta. Per noi è abbastanza facile andare avanti su questo percorso arbitrale, pertanto abbiamo il dovere di sforzarci più spesso e riflettere – ha concluso Archinà – su chi in passato ha tracciato questa strada, dando a noi le opportunità che stiamo vivendo».

TANTA COMMOZIONE ALLO SCAMBIO DI OMAGGI

La serata è proseguita con lo scambio di omaggio tra la famiglia Romeo e la rappresentanza arbitrale, contornato da tanta commozione.

AL VICEPRESIDENTE DI SEZIONE ANTONIO LONGO IL I° PREMIO “DOMENICO ROMEO”

La cerimonia di commemorazione si è conclusa con la consegna del I° Premio Domenico Romeo. A leggere la motivazione il Presidente di Sezione Marco Maiorano: «All’arbitro che si è distinto per il lavoro e l’impegno profusi costantemente verso la Sezione, a beneficio dei suoi associati, per aver trasmesso in ogni ambito i principi educativi e i valori su cui è fondata l’AIA, diventando nel tempo per tutti un punto di riferimento. Consegniamo il Premio ad Antonio Longo!».
La Prima edizione del Premio “Romeo” è quindi andata a un veterano, sempre prodigo nell’attività tecnica e associativa per far crescere il presidio arbitrale paolano, proprio come il “Professore” avrebbe voluto.

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