Nella Presila cosentina si è svolto, gli scorsi 15 e 16 settembre, il raduno precampionato degli arbitri della Sezione di Paola, per i ragazzi inquadrati nel Settore Giovanile e in Terza e Seconda Categoria. Una due giorni trascorsa in una nota struttura ricettiva di Casole Bruzio, location nota ai fischietti del Tirreno cosentino perché li accoglie per lo stage di inizio Stagione già da alcuni anni. L’argomento cardine del raduno è stato l’aspetto comportamentale, ovvero quegli atteggiamenti che devono assumere i direttori di gara dentro e fuori dal campo, affinché acquisiscano la giusta credibilità che gli consenta di arbitrare al meglio e di esprimere tutto il proprio valore tecnico.

Subito dopo il ritrovo, quindi nella mattinata del primo giorno, gli arbitri più esperti, che hanno partecipato allo stage come relatori, hanno tenuto una lezione di tattica sul campo presente nella struttura ospitante. In particolare sono stati impegnati gli arbitri di Eccellenza Gabriele Tundo e Pietro Lenti, che hanno trattato lo spostamento in base alla dinamica dell’azione e il posizionamento dopo le varie riprese di gioco, nonché l’abilità di proseguire nella corsa dopo la rilevazione dei falli o di intervenire sul punto del fallo quando necessita la presenza dell’arbitro come deterrente, per un richiamo o per una sanzione disciplinare. A seguire è stato mostrato agli arbitri l’atteggiamento da tenere in occasione delle mass confrontation, del mobbing e del richiamo alle panchine. I ragazzi hanno poi eseguito i test tecnici.

Ultimata la pausa pranzo tutti in aula per le lezioni degli arbitri nazionali, l’arbitro di Serie D Ermes Cavaliere, l’arbitro della CAI Tonino Fiore e l’assistente arbitrale di Serie D Roberto Sciammarella. I tre nazionali hanno trattato l’aspetto tecnico e disciplinare, soffermandosi sulle azioni importanti di gioco, sul DOGSO, sul grave fallo di gioco e sulla condotta violenta, cercando di indirizzare gli arbitri su decisioni coraggiose e che facciano percepire ai calciatori il giusto senso di giustizia.

In serata c’è stata la visita del Presidente del Comitato Regionale della Calabria, l’associato paolano Franco Longo, e del Componente Regionale Giampaolo Bianchi. Entrambi hanno spronato i giovani arbitri a dare il meglio già nella battute iniziali della Stagione, per acquisire tutte le credenziali necessarie per il salto di categoria, quindi per arbitrare gare dei campionati regionali.

Il giorno dopo il Presidente sezionale Marco Maiorano ha spiegato la Circolare n. 1, le innovazioni stagionali apportate al Regolamento del gioco del calcio, e si è soffermato sull’aspetto comportamentale: “La parola d’ordine del raduno è stata: insieme. I ragazzi devono comprendere che l’attività arbitrale è sì individuale ma non può prescindere dal gruppo nel quale ci si confronta sotto ogni punto di vista. La crescita principale avviene presso il polo di preparazione e la Sezione è invece il giusto contorno per ottimizzare la formazione tecnica, alternata a momenti di vita associativa. L’obiettivo è quello di saper comunicare sempre, anche in virtù delle linee guida del Comitato Regionale, in quanto l’arbitro di oggi, oltre ad essere un atleta ed un tecnico deve essere un comunicatore abile e spigliato. Nel nostro progetto di “scuola arbitrale” c’è quello di insegnare ai ragazzi il linguaggio del corpo, quello gestuale e, infine, quello verbale che è l’aspetto ultimo della prevenzione, prima dell’intervento disciplinare che è anch’esso un aspetto comunicativo ma ad uno stadio successivo. Saremo molto esigenti verso un gruppo  – ha concluso Maiorano – che potrà dare tanto alla Sezione entro poco tempo”.

 

Fonte www.aia-figc.it

 

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