I gravi falli di gioco sono stati l’argomento cardine trattato lo scorso 2 dicembre dagli arbitri della Sezione AIA di Paola, nel corso della quinta riunione tecnica stagionale. Una lezione molto importante, in quanto si tratta di una tipologia di infrazioni punibile con il provvedimento disciplinare dell’espulsione. Il direttore di gara deve pertanto essere molto attento nella loro valutazione, perché quelli meno netti si possono confondere con i falli commessi con imprudenza, sanzionabili invece con l’ammonizione.

Ad introdurre la riunione, nella sala congressi multimediale della storica Sezione di Viale Mannarino, è stato il Presidente Marco Maiorano, come consuetudine. Maiorano, dopo le comunicazioni di servizio, ha inteso complimentarsi con alcuni giovanissimi arbitri, che nel fine settimana hanno diretto abbastanza bene la prima gara in assoluto della loro carriera. Esordi che saranno festeggiati tutti insieme, tra bevande e pasticcini, a fine lezione.

L’arbitro paolano di Serie C, Ermes Cavaliere, ha quindi somministrato i test tecnici, per poi aprire il confronto didattico con i ragazzi sui gravi falli di gioco. La modalità è quella già ampiamente collaudata in precedenza, sulle orme dei raduni regionali e nazionali: proiezione di un’azione di gioco e valutazione del fallo da parte dei ragazzi, con gli stessi che alzando gli appostiti cartellini gialli o rossi, distribuiti a inizio lezione, indicavano il provvedimento disciplinare che l’arbitro in campo avrebbe dovuto adottare.

Ermes Cavaliere, sorvolando sui casi più scolastici, a pro dell’uniformità di giudizio si è soffermato molto sui falli dove il direttore di gara deve valutare accuratamente diversi aspetti prima di assumere il provvedimento disciplinare, ben convincendo gli attentissimi giovani fischietti a rivedere i loro ragionamenti per la valutazione quando alzavano il cartellino sbagliato. Ciò è successo poche volte e nei casi della cosiddetta “zona grigia”, poiché i ragazzi hanno dimostrato di possedere a riguardo dell’argomento trattato una rilevante preparazione tecnica se rilegata alla loro ancora breve esperienza sui campi.

Il relatore, nel corso della proiezione dei filmati, ha così spaziato sui criteri valutativi dei falli di gioco su cui devono basarsi le decisioni disciplinari, tra cui la velocità dell’intervento falloso e se si trattava di un tackle per la conquista del pallone o un’azione fallosa diretta sull’avversario. Ha invitato gli astanti, inoltre, a fare caso agli atteggiamenti dell’autore del fallo, che se interviene con una gamba alta o salta per avere più forza dirompente è già praticamente certo che l’infrazione è da cartellino rosso.

Ermes Cavaliere ha concluso la lezione trattando anche qualche caso di DOGSO, l’acronimo che indica l’impedire a un calciatore la netta opportunità di segnare una rete, in particolare facendo ragionare per ogni slide sui quattro criteri di punibilità, che sono: la distanza dal punto del fallo alla porta, la direzione generale dell’azione d’attacco, il numero dei difendenti e la loro posizione, la possibilità che ha il calciatore al momento del fallo di mantenere o guadagnare il possesso del pallone.

La prossima riunione tecnica, la prenatalizia, è in programma il 16 dicembre, quando interverrà Franco Longo, Presidente del Comitato Regionale, già Presidente della Sezione di Paola, che sarà in veste ufficiale.

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